Il segretario dem sta creando una coalizione anti-destra sovranista, ma il centro lo frena.
La tentazione di Carlo Calenda di non ufficializzare la coalizione elettorale con il Pd è forte. Il motivo è che Enrico Letta sta mettendo insieme tutto e il suo contrario pur di sconfiggere la destra. Una coalizione anti-sovranista più che basata su programmi comuni. Un modo che non va giù a Calenda che progetta di correre da solo magari con Renzi nel polo centrista e strappare voti sia a Letta che Meloni.
Il segretario dem aveva già dichiarato, in vista delle elezioni, che la scelta è tra Pd o FdI: “O noi o Meloni”. Ma la federazione Azione/+Europa nel frattempo prende voti e li strappa dai sovranisti e anche dalla grande alleanza ammucchiata del Pd, dove ci sono anche coloro che sono stati gli artefici della caduta del governo Draghi.
Letta contro il terzo polo
“Mi sento di fare un appello a tutti coloro che hanno dubbi in queste ore sul fatto di creare una larga e convinta alleanza che sia in grado di battere le destre e che pensano che fare un terzo polo sia più conveniente. Penso che il terzo polo sia il modo migliore per aiutare le destre“. Ha dichiarato così Enrico Letta alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia rivolgendosi proprio al centrista. “Le destre non hanno bisogno di ulteriori aiuti, per questo faccio questo appello accorato per convincere chi può a far parte della alleanza“, ha spiegato il segretario del Pd.
Ma arriva la risposta da Calenda via Twitter: “Quello che aiuta di sicuro la destra è una coalizione eterogenea, confusa e poco credibile. Cerchiamo di evitarla. Noi ce la stiamo mettendo tutta. Le questioni le conosci da giorni. Stasera le abbiamo messe per iscritto con Più Europa. Aspettiamo una risposta”.
Letta ha chiesto di non mettere veti sulle alleanze. “Il nostro sforzo non è quello di spingere per prendere l’1% in più ma quello di vincere le elezioni e dare agli italiani un governo di progresso che sia in grado di continuare lo sforzo importante che Draghi ha fatto” ha detto il segretario dem.